corticosteroidi nell’Enciclopedia Treccani
Il Methotrexate è uno dei farmaci più efficaci e più frequentemente utilizzati per curare varie malattie reumatologiche, sia dell’adulto che del bambino. Per molti anni e’ stato utilizzato solo per curare alcuni tipi di tumore ma con un dosaggio molto superiore a quello che viene usato per il trattamento delle malattie reumatologiche. Il Methotrexate fa parte di un gruppo di farmaci che sono chiamati “di fondo” o “farmaci antireumatici che modificano la malattia”. E questo vuol dire che queste medicine non solo agiscono contro il dolore, il rigonfiamento delle articolazioni e gli altri sintomi della malattia, ma soprattutto diminuiscono il danno che la malattia provoca a carico delle articolazioni o di altri organi.
- I corticosteroidi sono disponibili praticamente per qualsiasi via di somministrazione (endovenosa, intramuscolare, sottocutanea, intrarticolare, inalatoria, orale, topica cutanea, topica oculare, rettale).
- Viene utilizzato con efficacia anche in altre malattie reumatologiche come il Lupus Eritematosus Sistemico, la Dermatomiosite Giovanile, la Sclerodermia ed in altre condizioni molto più rare.
- Le compresse utilizzate a lungo possono causare un aumento dell’appetito, con conseguenti aumento di peso e assottigliamento della pelle, oltre che debolezza muscolare, acne, ulcera peptica, rallentamento della guarigione di ferito o della crescita in caso di somministrazione a bambini.
- Questo perché inibiscono la produzione di cortisolo da parte delle ghiandole surrenali, che impiegano un certo tempo per recuperare.
- Ciò che è opportuno ribadire è che l’uso illecito di steroidi è presente in tutti gli ambienti sportivi e in tutte le classi (professionisti, dilettantisti o amatoriali).
Per gli atleti, l’aumento della massa muscolare può anche favorire la forza, migliorando le prestazioni sportive basate sulla forza. La navigazione di questo sito comporta l’installazione di cookie tecnici ad opera anche di “terze parti”. In particolare, le persone affette da ulcera peptica, infezioni in corso, cardiopatia o ipertensione devono utilizzare con estrema cautela i cortisonici. I cortisonici sono prescritti per via orale per trattare stati infiammatori che accompagnano patologie croniche sia di natura reumatologica, come l’artrite reumatoide e le connettiviti, sia di natura dermatologica come ad esempio la psoriasi.
Antinfiammatori steroidei
Questo è particolarmente utile per gli steroidi con media attività antinfiammatoria come il prednisone dove ad un minor rischio di effetti avversi si associerebbe una maggiore durata d’azione a picco di concentrazione plasmatica controllata. Nota negativa è che in Italia sono sovente registrati con indicazioni terapeutiche molto ristrette (es. artrite reumatoide) che rendono l’impiego di questi farmaci Off Label per qualsiasi altro utilizzo medico al di fuori di quello indicato. Il cortisolo, principale glucocorticoide naturale, è provvisto sia di effetti sul metabolismo glicidico ed elettrolitico sia di attività antinfiammatoria, ed è il termine di paragone per l’attività dei glucocorticoidi sintetici.
- La disfunzione erettile è una patologia molto diffusa fra gli assuntori di sostanze dopanti.
- Come immunosoppressori trovano applicazione, in genere in associazione con altri immunomodulatori, nel trattamento dei tumori del sistema emopoietico (leucemie, linfomi, mielomi) e nella terapia antirigetto a seguito di trapianto d’organo o di midollo.
- Questo fa sì che il paracetamolo sia considerato un trattamento di prima linea del dolore e per la terapia sintomatica di affezioni febbrili quali l’influenza.
Il prednisone viene convertito dal fegato in prednisolone, la sua componente attiva. Quattro volte più potente del cortisolo, il prednisone è usato in dosi variabili; la dose da 5 mg è considerata il fabbisogno giornaliero nell’adulto. L’entità di questo e di altri rischi dipende da diversi fattori, in particolare dal tipo di farmaco assunto, dal suo dosaggio e dalla durata del trattamento. Nonostante siano generalmente ben tollerati, i FANS possono provocare una serie di reazioni avverse, distinguibili in effetti collaterali e reazioni di ipersensibilità̀.
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Quattro volte più potente del cortisolo, il prednisolone è usato in dosi variabili; la dose da 5 mg è considerata il fabbisogno giornaliero nell’adulto. Utilizzati a lungo possono causare un aumento dell’appetito, con conseguenti aumento di peso e assottigliamento della pelle, oltre che debolezza muscolare, acne, ulcera peptica, rallentamento della guarigione di ferite o della crescita in caso di somministrazione a bambini. Effetti collaterali di lieve entità includono mal di testa, capogiri, aumento dell’appetito, insonnia, sudorazione aumentata, digestione difficile, nervosismo.
Infatti l’assunzione di questo farmaco inibisce, mediante feedback negativo, la produzione fisiologica di cortisone e, per questo motivo, il dosaggio va piano piano scalato per dare modo all’organismo di ripristinare il corretto funzionamento delle ghiandole surrenali. Ci sono molti pregiudizi sull’utilizzo del cortisone come anti-infiammatorio in sostituzione ai FANS (per esempio ibuprofene, diclofenac ed altri). Infatti questi ultimi, che noi crediamo essere più sicuri, non sono privi di effetti collaterali dal momento che il loro abuso può determinare danni irreversibili al nostro organismo, quali ulcere gastriche sanguinanti.
Effetti collaterali meno frequenti
NUROFENTEEN, 200 MG COMPRESSE ORO DISPERSIBILI LIMONE Principio attivo Ibuprofene, per sintomatologie dolorose lievi o moderate quali mal di testa, mal di denti, dolori mestruali, febbre. KETODOL 25 MG + 200 MG COMPRESSE è indicato per dolori di varia origine e natura (mal di testa, mal di denti, nevralgie, dolori osteo-articolari e muscolari, dolori mestruali). I FANS non devo essere impiegati dai pazienti asmatici perché spostano l’equilibrio che regola la cascata dell’acido arachidonico sulla produzione dei leucotrieni, provocando un peggioramento della sintomatologia asmatica (Fig.3).
L’utilizzo di anabolizzanti a scopo di doping può comportare la comparsa di seri effetti indesiderati (effetti collaterali) e di rischi per la salute nonché indurre forme di dipendenza (leggi la Bufala). Il prednisone è spesso descritto come un “jolly”, perché può essere efficace nel trattamento di un’ampia gamma di condizioni mediche. Questo farmaco steroideo imita l’ormone cortisolo, prodotto naturalmente dalle ghiandole surrenali su segnale dell’ipofisi nel cervello. L’ormone cortisolo è responsabile di molte funzioni critiche dell’organismo, tra cui la risposta di lotta o fuga (risposta simpatica) e il mantenimento dell’infiammazione sotto controllo.
No, il trattamento con cortisonici non può essere interrotto improvvisamente, il dosaggio iniziale come anche la riduzione devono essere concordate con il proprio medico e deve avvenire in modo tanto più graduale e lento quanto maggiori risultino la dose e la durata del trattamento. Questo accade in quanto durante il trattamento voiceofhousingblog l’organismo non produce regolarmente il cortisone, ma si avvale di quello che viene somministrato dall’esterno. Se il trattamento a lungo termine con gli steroidi viene sospeso all’improvviso, si potrebbe manifestare il cosiddetto “effetto da ritiro”, per cui è molto importante che rispettiate la prescrizione dell’oncologo.
Ulteriori informazioni
Alcuni possono essere acquistati al banco in farmacia, mentre altri necessitano di una prescrizione, sono tutti ugualmente efficaci ma ognuno deve trovare quello più adatto alle proprie esigenze. Vista però la loro importante azione mineralcorticoide, breve emivita e rapidità di azione possono essere usati per pazienti con insufficienza surrenalica o in particolari situazioni di emergenza. All’estremo opposto abbiamo il Fluridrocortisone con attività glucocorticoide 10 volte maggiore rispetto al cortisolo ma attività mineralcorticoide 125 volte maggiore rispetto al cortisolo, comunemente usato per rimpiazzare l’aldosterone nella malattia di Addison. I corticosteroidi sono preparati sinteticamente in modo da avere la stessa azione del cortisolo (o cortisone), un ormone steroideo prodotto dallo strato esterno (corteccia) della ghiandola surrenale, da cui il nome “corticosteroide”.